GIRO DEL MONDO A VELA, TAGLIATELLE E BALSAMICO PER DUE MODENESI OVER 65

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Villa Cialdini a Castelvetro è stata teatro il 15 dicembre di una serata all’insegna dell’avventura stile Robinson Crusoè, protagonisti Vittorio Setti e Silvano Sighinolfi, rispettivamente 69 e 67 anni che hanno raccontato attraverso parole, immagini e i contributi di Nunzia Manicardi la loro impresa, perché di impresa si tratta. I due imprenditori modenesi in pensione, amici fin dai tempi della scuola, e da sempre uniti dalla passione per la vela, hanno compiuto qualcosa mai realizzato fino ad oggi da alcun modenese: con un’imbarcazione “16 metri”, costruita in Francia, manovrata senza l’ausilio di alcun equipaggio, dal nome “Festina Lente”, emblematico motto latino augusteo che significa “Affrettati con calma”, hanno totalizzato 23 mesi di navigazione percorrendo 42.000 miglia, e solcando 5 Oceani. La partenza l’11 agosto 2013 e quasi due anni di navigazione fino al trionfale arrivo nel porto di La Spezia, lo scorso 11 luglio, facendo tirare un sospiro di sollievo ai familiari e a quanti erano in trepidante attesa, il tutto narrato con entusiasmo nel grande evento organizzato poche sere fa da Enrico Martone, dove si sono potute rivivere le emozioni di un’impresa davvero epica. “IL MIO GIRO DEL MONDO IN BARCA A VELA”, è il titolo del volume edito da Edizioni Il Fiorino, realizzato prendendo spunto dal diario di bordo, a cui è seguita una coinvolgente proiezione video, nell’affascinante contesto delle cantine Chiarli e della storica residenza del generale Cialdini, a Settecani di Castelvetro, tra le colline del Grasparossa. L’ importante regata, iniziata nell’agosto di due anni fa dal Porto Mirabello, si è conclusa dopo un tour mondiale di successo, all’isola di Santa Lucia nei Caraibi, facendo vivere ai due appassionati navigatori, unici italiani in gara, momenti davvero emozionanti. L’insegna tricolore che sventolava sul pennone, ha portato buon auspicio, l’equipaggio geminiano è stato il primo nelle partenze per nove volte su quindici, bruciando sul tempo otto barche da competizione e diversi catamarani guidati da equipaggi di notevole esperienza. Attraverso l’Oceano Indiano, il Mar delle Azzorre e il temuto Triangolo delle Bermuda, non sono mancati i momenti difficili e gli imprevisti, che in quei pericolosi tratti di mare aperto, vogliono dire tempeste, vento a 55 nodi, e onde alte venti metri, ma l’affidabilità del natante e la tempra dei due modenesi ha avuto la meglio. Cosa non è mai mancato nella cambusa del Festina Lenta? Tagliatelle al ragù, Parmigiano Reggiano e aceto balsamico tradizionale. Il ricavato della vendita del volume sarà devoluto in beneficienza.

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