Scatolette di qualità a Capodanno

31.12.2015 Commenti (38) Cibo, Eventi Like

Come trascorrerò la cena più glamour dell’anno? Se l’anno scorso mi ero affidato a uno chef stellato, mangiando da Dio ma spendendo tanto, quest’anno ho voglia di casa e di passare in famiglia le ultime ore che ci separano dal nuovo anno. Camino acceso, buona compagnia e… scatolette. La mis en place sarà esclusiva come deve essere quella di un evento che si verifica una volta all’anno, la tavola sarà preparata con cura, tovaglia di fiandra, candele dorate, piatti in porcellana, bicchieri Riedel, posate giuste, per una cena all’insegna del buono, che preparerò personalmente ma senza spezzarmi la schiena dedicando la giornata ai fornelli. Filo conduttore tra i piatti? I migliori prodotti nazionali in scatola, se serve debitamente lavorati. Non inorridite, scegliendo con cura, c’è tantissima qualità anche nel barattolo, sarà un modo divertente per offrire ai miei ignari ospiti un viaggio nella tradizione conserviera italiana, in compagnia dei migliori artigiani del gusto. Mangiare scatolette può essere molto appagante se si utilizzano prodotti di qualità, e se sai scegliere, con essi fai davvero il periplo dell’Italia del buono, occorre solamente organizzarsi con le consegne. Ecco cosa ci sbaferemo.

Antipastini Finger food per iniziare, con Alici Double Delicious, una centenaria azienda di Parma, da sempre specializzata nella lavorazione delle acciughe, proposte in versioni piacevolmente gourmand, su crostini di pane nero: con capperi e crema di barbabietola, con avocado e olio d’oliva, con peperoncino, formaggio e cipolla o con peperoncino e fagioli.

Poi un primo piatto a base di Spaghetti di kamut Monograno Felicetti ben conditi da un sugo all’Arrabbiata di pesce del funambolico chef Moreno Cedroni, direttamente dalla Madonnina del pescatore di Senigallia; per continuare con tante piccole porzioni, sempre dello chef marchigiano: il Polpo con patate e prezzemolo, le Seppie con piselli, il Tonno bianco arrostito in olio extravergine d’oliva. Dalla Toscana arrivano le delizie del re della Ciccia Dario Cecchini, from Ponzano in Chianti, celeberrime specialità, come il Sushi del Chianti, tartara tutta speciale, con carne di manzo di coscia e spalla intenerita e condita con olio buono, limone e aromi, da servire a crudo. Il Tonno del Chianti, la sua ricetta più famosa, una coscia di maiale disossata, salata, bollita nel vino bianco, sgrassata e messa sott’olio, un “tonno” di terra Toscana, da gustare dopo averlo tagliato e condito con olio extravergine di oliva, su un letto di fagioli toscani, con ceci, con la cipolla o come dice Dario “gustandolo semplicemente nudo, a morsi”.

Poi ancora patate al forno con filetti di acciuga, succulente e delicate al contempo, e rillettes di sgombro: un omaggio alla cucina di mare francese a base di sgombri grigliati, con limone e sottili fettine di arancia su pane nero. Per i vegetariani e non solo, un po’ di verdura non guasta, metterò in tavola la Giardiniera di Fonterosa, un piccolo artigiano di Alba, favolose verdure lavorate totalmente dal fresco, immerse in un delicato agrodolce a base di tantissimo vino bianco e poco aceto. E poi un goloso dessert, un dolce di ricotta e zenzero al cucchiaio che potrebbe essere scambiato per mascarpone ed è invece leggerissimo. I vini? Per mettere d’accordo tutti, si parte con un Perlage, prosecco vegano prodotto nelle colline di Treviso, si prosegue con un Ortrugo Bianco Tenuta Villa Tavernago, e un Base di Cantina della Volta, per concludere con l’Erba Luce di Caluso di Tenuta Roletto metodo classico e passito. Buon 31 dicembre ! Luca