Pier Giorgio Parini e Silver Succi, insieme al Quartopiano Suite Restaurant

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Rimini d’inverno. Non bastano qualche grado in meno, la mancanza di alcune migliaia di persone in abiti estivi, e il clima vacanziero che si respira nella bella stagione, per far perdere fascino alla città di Fellini, soprattutto quando la cucina d’essai tiene banco in una “quattro mani” con gli chef Pier Giorgio Parini e Silver Succi. Teatro dell’amichevole sfida all’ultimo piatto fra i due amici e colleghi, lo splendido Quartopiano Suite Restaurant, scintillante e sold-out, fresco di riconoscimento di “ambasciatore del vino“, per la sua carta da circa 580 etichette, in un’accogliente e piacevole atmosfera pre natalizia. Una serata piena di sorprese, quella del 23 novembre scorso, scaturite da quel laboratorio che è ormai diventato la cucina del Quartopiano di Rimini, dove l’executive chef Silver Succi, guida un’affiatata brigata e ospita frequentemente colleghi stellati, che hanno in comune con lui la passione per la cucina di ricerca e il confronto, in un travaso di esperienze e nella piacevolezza del condividere. Un amore per il territorio che si esprime in una cucina attenta ma al tempo stesso libera, che Silver ha perfezionato in un ampio percorso professionale collaborando a stretto contatto con grandi firme della cucina italiana del calibro di Gualtiero Marchesi, Mauro Uliassi, Gino Angelini, e Vincenzo Cammerucci. Che dire invece del privilegio raro di godere dell’estro di Giorgio Parini, ora che ha lasciato il Povero Diavolo di Torriana dopo dieci anni, e non è così semplice intercettarlo. Un’occasione da non perdere per rivivere i suoi piatti dallo spirito innovativo, che parlano di memoria e territorio, intrecciando passato e futuro, in una filosofia che si è definita dopo un percorso formativo intenso, che passa anche da Le Calandre degli Alajmo. Non nuovo a serate di questa caratura il Quartopiano, guidato con mestiere dal general manager Andrea Tani, ha già ospitato nel recente passato chef di nome, come Gianpaolo Raschi, Riccardo Agostini, Alberto Faccani, Luigi Sartini, Stefano Ciotti, Luca Marchini, Aurora Mazzucchelli, Marcello Fabbri, Raffaele Liuzzi e lo stesso Pier Giorgio Parini, e si conferma luogo del gusto a tutto tondo, dove vige il “chilometro buono”, concetto fondante del Quartopiano, che focalizza creatività, e le migliori materie prime locali e regionali italiane. “Il chilometro buono – spiega lo Chef Silver Succi – significa continua ricerca della materia prima migliore, tracciata nella provenienza e di qualità superiore. L’ispirazione in cucina nasce proprio dalle eccellenze e al Quartopiano abbiamo trovato la location ideale dove condividere le nostre esperienze. Un vero e proprio laboratorio per esprimere la nostra filosofia di cucina. Amiamo presentare questo concetto quindi, anche attraverso eventi originali, coinvolgendo sia i colleghi e amici che hanno dimostrato di saper raggiungere grandi traguardi, sia i nostri ospiti, che ci riconoscono un ruolo di ambasciatori della creatività in cucina”. “Il Quartopiano è soprattutto un luogo di esperienza e di reinterpretazioni personali di Silver, luogo in cui cerchiamo di proporre un’alternativa innovativa in termini di offerta gastronomica, in una delle grandi capitali del turismo in riva all’Adriatico – spiega il restaurant manager Andrea Tani – Il panorama che si gode dalla sala del ristorante e dal roof garden in estate, permette di cambiare punto di vista sulla città. Quartopiano è nato proprio per offrire una prospettiva nuova. Un punto di vista diverso che fa leva sugli abbinamenti, seppur saldamente ancorato al suo territorio e cosciente delle sue origini”.

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Un’aperitivo creativo preparato da entrambi gli chef, ha dato il via alla serata, a base di deliziosi Tacos con verza e liquirizia, Macarons con fegato d’anatra, Strega con acciuga del Cantabrico, Bon bon di vitello al tartufo e Parmigiano, Quiche al tartufo e prosciutto affumicato, Piadina squacquerone e rucola. La cena è proseguita con un Ouverture di crudo di canocchia gratinata con centrifugato di mela verde e Calvados (Succi), dagli equilibri perfetti; l’Anguilla alla boscaiola (Parini), semplicemente straordinaria; i Pennoni B. Cavalieri mantecati alle cime di rapa, burrata, aglio nero e sardoncini scottadito (Succi); il Brasato… Narcè (Parini), che sembrava davvero carne della miglior qualità, ma invece era un kiwi; il sontuoso Petto e coscia di anatra all’aceto balsamico, verze, sedano e rapa (Succi); le golose Crepes suzette (Parini); e l’opulento Cioccolato all’acqua, pera e grappa (Succi).

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www.quartopianoristorante.com

di Luca Bonacini

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