Sosta appagante al Ristretto

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In quella che un tempo era la Torrefazione Borghi in vicolo Coccapani, uno dei rioni più suggestivi della vecchia Modena, c’è ora un piccolo paradiso di vini scelti e buona cucina. Locali un tempo angusti, a ridosso del più stretto vicolo della città, che ospitarono anche il rinomato Club della Lirica intitolato a Mario del Monaco, e furono in seguito occupati da bar con alterne gestioni. La svolta nell’aprile del 2012 quando il Ristretto apre, poche settimane prima del sisma, inizialmente come bar, enoteca e piccola cucina, con un arredo semplice costituito da un vecchio bancone riadattato con materiali di recupero e da qualche tavolo, in un luogo autentico, che ha un fascino tutto suo, dove godere di una delle più belle vedute della Ghirlandina, visibile all’ingresso del locale, quasi interamente in tutta la sua bellezza.  Marcello, arriva dalla gestione dell’Osteria Pomposa ed Emanuele da una tabaccheria, ma sono uniti da una passione autentica per l’enogastronomia, che attendeva di esprimersi in un locale da gestire con il piacere di aprire la saracinesca tutti i giorni, insieme a uno staff competente e premuroso (Gianluca, Silvia, Marcello). La formula funziona e la voce si sparge, tanto che nel 2013 viene ampliata la cucina e nell’aprile del 2016 si decide di chiudere la caffetteria, di rimodulare l’orario (che diventa dalle 11 alla 1 di notte), e di puntare sull’enoteca, gli aperitivi, e decisamente sul ristorante. La ristrutturazione del 2016 è ben pensata, e rende l’ambiente ancora più luminoso e ampio, ottenendo più sedute, senza trascurare la privacy e addensare troppo i tavoli. La cucina è interessante e contemporanea, eseguita con cura a base di piatti modenesi, che si alternano a ricette della tradizione regionale italiana, dando spazio senza preclusioni alla creatività. Ecco i ravioli di capra con carciofi e rosmarino; i gnocchetti al Castelmagno, gli spaghetti alla colatura di alici, la pancia di maialino, la pernice, il caciucco, le costine di cervo al cioccolato, fino ad arrivare agli hamburger e in particolare a quello al pastrami, da due anni il piatto più richiesto. Attenta la scelta delle materie prime con le primizie del Mercato Albinelli, i salumi dell’Antica Ardenga, i formaggi del selezionatore Casera, il Parmigiano di Hombre, mentre il reparto eno offre circa 200 etichette dall’Italia e dal mondo. Se a mezzogiorno un’intelligente formula smart prevede un piatto, acqua e caffè, a 10 euro, l’apprezzabile momento dell’aperitivo è ricco di sorprese, con gnocchini fritti, salumi, vini e cocktail.

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di Luca Bonacini

Pubblicato su QN Resto del Carlino – Febbraio 2017

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