Scomparso Roberto Perrone

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Ciao Roberto
nel 2012 ti avevo invitato a Modena a ritirare il riconoscimento di Ambasciatore della Confraternita del Gnocco d’Oro, eravamo stati insieme qualche ora, poi di gran carriera ti avevamo accompagnato a San Siro, era il tuo lavoro scrivere di Calcio oltre che di gastronomia e andavi ai trecento allora per tenere il ritmo di una vita piena. L’ultima volta ci eravamo visti in un pranzo a Brescia, poi sentiti diverse volte, la scusa era sempre quella, parlare di ristoranti e della Focaccia di Recco, di cui eri uno dei massimi esperti, non per nulla avevi sposato una delle eredi della storica Manuelina. Dopo essere andato in pre-pensione dal Corriere, avevi continuato a scrivere per altre testate, ed era un piacere leggerti sul sito Perri’s Bite, poi ogni tanto pubblicavi un volume, i tuoi gialli con il protagonista Annibale Canessa, sono sul mio comodino. Ci mancherai Roberto, schietto, vero, qualche volta burbero, ma con un cuore grande così… Eccone il ricordo che ha pubblicato stamattina il Corriere della Sera:

Roberto Perrone, giornalista e scrittore, è scomparso ieri a Milano, a 65 anni. Aveva lavorato per anni al Corriere della Sera, occupandosi di calcio, tennis, nuoto e cucina. Paolo Tomaselli lo ricorda così: «Scrivere come si vive, vivere come si scrive: con curiosità, passione, ironia, quel disincanto che può sembrare cinismo di un finto burbero, ma in fondo è una forma di protezione dagli urti della vita. Adesso che Roberto Perrone, il nostro Perri, se n’è andato a sessantacinque anni dopo una malattia breve e fulminante, non c’è nulla che ci protegga da questa botta. Nulla. Ma c’è una lezione — trasmessa senza volerlo, perché Perri in cattedra non ci stava mai — che non dimentichiamo: il giornalismo non è solo un mestiere ma è un modo di vivere. Conta quello che sai, le notizie che hai, certo. Ma conta anche quello che trasmetti, la fame che hai. La vita che ci metti, senza risparmiarti».

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Roberto Perrone è nato a Rapallo e viveva tra Recco e Milano. Giornalista e scrittore, ha lavorato al Giornale di Indro Montanelli dal 1981 al 1989. Dal novembre 1989 al giugno 2015 è stato inviato del Corriere della Sera per cui ha seguito, solo per citare le manifestazioni maggiori, 9 Olimpiadi e 7 Mondiali di calcio; inoltre ha scritto di tutti i grandi tornei di tennis, Wimbledon, Roland Garros, Us Open, Australian Open, della Coppa Davis e della Fed Cup e di tutti gli avvenimenti di nuoto e pallanuoto (sua antica passione) degli ultimi anni; ha raccontato 11 finali di Champions League, 4 finali Europa League e 5 edizioni degli Europei di Calcio; ha intervistato grandi campioni ma anche gente comune con una storia da raccontare.

Dal 2009 si è occupato anche di enogastronomia e viaggi, descrivendo le grandi e le piccole tavole d’Italia e d’Europa. Prima ogni sabato, poi di venerdì sul Corriere c’era la sua “Scorribanda”, molto seguita dove suggeriva luoghi dove sedersi a una buona tavola ma anche incontrare qualcuno o vedere qualcosa di speciale. Questi racconti li ha raccolti nel “Manuale del Viaggiatore Goloso” (Mondadori).

La Scorribanda ha continuato su questo sito mentre ogni venerdì, sulle pagine milanesi de il Giornale, ha curato una pagina di itinerari chiamata appunto “Il viaggiatore goloso”.

Nel 2012 ha ricevuto il riconoscimento “Ambasciatore della Confraternita del Gnocco d’Oro”.

Ha pubblicato sette romanzi: Zamora e La Lunga per Garzanti; Averti trovato ora, La Ballata dell’amore salato, Occhi negli Occhi, La cucina degli amori impossibili, per Mondadori.

Nel febbraio 2017 con Rizzoli “la seconda vita di Annibale Canessa” (ora disponibile nell’edizione Bur)  prima avventura noir dell’ex colonnello dei carabinieri Annibale Canessa; il 16 gennaio 2018 e’ uscita, edita da Rizzoli libri, la seconda avventura di Annibale Canessa,  l’estate degli inganni (Rizzoli-noir) . dal febbraio 2019 disponibile anche nei best Bur; il 16 aprile 2019 la saga di Annibale Canessa e’ arrivata al terzo episodio con “L’ultima volontà’” sempre nella collana Rizzoli-noir; nel 2022 è cominciata una nuova avventura noir con una nuova casa editrice. Harper Collins ha pubblicato “Un odore di toscano”; protagonista il vice-questore Attilio Toscano che ha subito incontrato i favori del pubblico.

Ha scritto anche libri per ragazzi (la saga Banana Football Club per Rizzoli­-Fabbri, tre volumi, e La magia dell’acqua, dedicato alla pallanuoto, per Bompiani), quattro manuali di ricette per tifosi di calcio e ha curato con il suo amico Gigi Buffon la biografia del grande portiere della Juventus (Numero 1, Rizzoli). Tra gli altri ha vinto il premio Coni sia per il giornalismo che per la narrativa, il premio Frignano Opera Prima (per Zamora) il premio Forte Village (La Lunga).

Per la sua attività di giornalista gli sono stati attribuiti tutti i più importanti premi italiani (dal premio Coni Ussi sia per la Narrativa che per il giornalismo al premio Roghi), compreso, nel 2011, il più antico e importante premio giornalistico italiano, il Premiolino.

Ha curato le prefazioni di due libri di Mario Soldati (scrittore su cui si è laureato in Letteratura Italiana): I Racconti del Maresciallo (Mondadori); Vino al Vino (Bompiani).

Dal luglio 2015 è stato freelance, scrivendo nel suo sito Perri’s Bite, oltre a collaborare per Gazzetta di Parma, il Giornale, Corriere dello Sport, Il Foglio.

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