Confraternita del Gnocco d’Oro

a tutela del Gnocco Fritto Modenese.
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Ermes : il vero testimonial

Una passeggiata per le vie della città alla ricerca dei pochi luoghi dove è ancora possibile gustare il tradizionale “gnocco fritto” modenese, da consumarsi assolutamente ben caldo, e fritto al momento, per una prelibata prima colazione con caffè latte o cappuccino o per uno spuntino con un buon bicchiere di lambrusco, ( il patrio rinfresco secondo lo scrittore Antonio Delfini ); o nel corso di un aperitivo rigorosamente geminiano con qualche fetta di buon prosciutto di Modena, o di ciccioli montanari, appena tagliati. Quelli come me che non badano troppo alla linea e amano le Tradizioni, popolano questi locali, ben lieti di aspettare qualche minuto in più, per una “coppia” di gnocco con affettato, l’inconfondibile profumino allieta l’attesa, mentre la banconiera ordina al collega della cucina, di friggere all’istante la prelibatezza modenese. Dopo pochi minuti, la breve attesa è premiata, ecco arrivare la “coppia” fumante, finalmente anche per noi si ripete la fragrante emozione provata dai padri dei nostri padri. Scopriremo insieme quanti personaggi, non solo modenesi, sono stati estimatori della buona pietanza geminiana, sapremo quali sono i locali più amati della città dove i modenesi fanno la fila, per aggiudicarsi l’ingrediente principe della colazione alla modenese, andremo a Milano, Roma, Los Angeles, New York, Londra, alla ricerca dei posti dove il gnocco che per noi vuol dire tradizione, è diventato trendy e alla moda, conosceremo dove è stato fritto il gnocco più lungo del mondo, apprenderemo quali sono i cugini del gnocco, quelli cioè che gli sono simili, pur appartenendo alla tradizione di altre provincie d’Italia, e infine verremo a conoscenza di alcuni grandi eventi internazionali, dove Re Gnocco è stato protagonista assoluto, e vessillo di una gastronomia secolare, apprezzata in tutto il mondo.
Luca Bonacini



Il miglior Gnocco e quello preparato con il sorriso



IL GNOCCO, IN ITALIA E NEL MONDO
Mentre si moltiplicano gli eventi nei quali il Gnocco è  protagonista, si consolida più che mai la sua notorietà e la sua diffusione, sulle tavole di mezzo mondo. Si conferma, dopo secoli dalla sua ideazione, un piatto che non è invecchiato per niente, ma diventa addirittura cibo trendy, e alla moda. Semplice da cucinare, poco dispendioso, ma molto, molto buono. Gli chef più celebrati, e i ristoranti stellati di tutte le latitudini, fanno a gara per inserire nella propria carta, un piatto a base di gnocco, contando sul sicuro effetto che produrranno nell’ospite, ma non solo: sagre di paese, commemorazioni del santo patrono, feste dell’unità, anniversari, ricorrenze, inaugurazioni, raccolte benefiche di fondi,  occasioni che si ripetono di settimana in settimana in tutta la penisola, dove Re Gnocco, è primo attore e regna sovrano. A Modena dove è nato, abbinato nel modo tradizionale, con caffelatte, o con il nostro Parmigiano e i nostri salumi, ma altrove, vista l’espansione che ha avuto in questi anni, nei modi più bizzarri e fantasiosi, non facendo altro che alimentare, la sua fama, e rendere sempre più solida, se mai ne avesse bisogno, la reputazione della cucina modenese, diventata ormai un must, come ci confermano tutti i nostri concittadini che girano il mondo, primo fra tutti il giornalista Leo Turrini, di ritorno dalle mille trasferte a cui è sottoposto, per registrare gli avvenimenti sportivi più eclatanti.
Scorrendo le cronache degli ultimi anni, notiamo con piacere e un po’ sbalorditi, di quanto il gnocco sia stato presente quando si vuole comunicare tradizione e convivialità, scopriamo cosi mille piccoli e grandi avvenimenti, e tante curiosità: un singolare primato, è stato raggiunto durante la tradizionale Sagra del Gnocco Fritto, che si svolge a ottobre, nella vicina Castelletto di Serravalle, la località delle montagne bolognesi, è entrata nel libro dei Guinnes dei Primati con il gnocco più lungo del mondo: ben 40,5 metri. Una lunga friggitrice e tanti volontari, appassionati della deliziosa pietanza.
Ad Ascoli Piceno si tiene ogni anno“Fritto Misto” una famosa kermesse dedicata alla tradizione della frittura, laboratori didattici e momenti di approfondimento, oltre a deliziose degustazioni, dove il numero delle regioni partecipanti è andato sempre più aumentando, come anche l’offerta dei piatti proposti al Palafritto, dove l’Emilia Romagna propone il suo Gnocco fritto, con prosciutto o nutella e la Sardegna propone le note seadas, i “zafarani cruski” e gli anelli di cipolla calabresi o i panzerotti pugliesi; dalla Campania arrivano la pasta cresciuta, le graffe e gli spaghetti in tempura mentre dal Lazio baccalà e fiori di zucchina e dall’Abruzzo il formaggio fritto; pomodori verdi, pollo fritto e fiori di acacia dalla Toscana, “bastoà”, semolino, prugne e mele dal Piemonte e arancini e cannoli dalla Sicilia, dalle Marche non potevano mancare la frittura di paranza e i cremini e le olive fritte all’ascolana, dall’estero, la Spagna con il “Fregit català” piatti fritti catalani, la Polonia con il placki, le tipiche frittatine di patate, le empanadas argentine e l’immancabile fish&chips britannico. Il tutto condito con vini e digestivi locali e nazionali. L’emilianità varca i confini dell’Europa, con una missione nel paese del Sol Levante, e cosa viene fatto assaggiare, accanto ad una Fiat 500, in rappresentanza della pop art italiana, nel corso dell’inaugurazione del Fiat Caffè di Tokyo ? Prosciutto di Parma, e torta fritta. La pietanza cosi simile al nostro gnocco, cucinata nella città di Maria Luigia, e amata da Giovannino Guareschi. Mentre a Monaco la comunità modenese, nell’ambito dei festeggiamenti per i 10 anni della Deutsche-Italienische Gesellschaft cucinerà per tutti gnocco fritto, in regione si organizza “gnoc factor”, per ricercare nuovi talenti in ambito canoro, e nasce nel bolognese per gli aspiranti chef, la Scuola di gnocco, dalla farina alla friggitura. Mentre a Sassuolo si organizzano gnoccate di beneficenza per i bambini di Haiti, e nel mantovano, per adulti disabili; a Cologno Monzese è l’Avis a raccogliere fondi nel corso della Festa del Gnocco fritto; l’alta quota solletica l’appetito, al Rifugio Infernotto, a 1200 metri d’altezza sulle montagne Cuneesi, si festeggia con gnocco e lambrusco la fine dell’estate; e scopriamo da youtube che nel quartiere Sacca c’è qualcuno che ha inventato una canzone intitolata Gnocco Fritto;
La televisione scopre finalmente il gnocco fritto: ospite ai fornelli del programma di “Studio Aperto”nella striscia quotidiana dedicata alla cucina condotta con grande successo da Benedetta Parodi, la bellissima Juliana Moreira, conduttrice insieme a Nicola Savino del programma cult di Italia 1 “Matricole e Meteore”, si esibisce nel preparare lo “gnocco fritto con affettati”, seguito da una “insalata croccante”. La ricetta viene inclusa dalla Parodi, nel best sellers “Cotto e mangiato”, libro tra i più venduti nell’ultimo anno.

2 Responses to Confraternita del Gnocco d’Oro

  1. Luca Bonacini ha detto:

    Buongiorno Simone, siamo lieti del suo interessamento verso la Confraternita. In realtà la Confraternita del Gnocco d’Oro non raccoglie adesioni o soci, ma si costituisce di volta in volta quando ci sono iniziative di cultura gastronomica coinvolgendo il territorio. Abbiamo preso buona nota della sua insegna, che verremo a visitare nei prossimi mesi e la contatteremo senz’altro quando organizzeremo qualcosa sul gnocco fritto. Cordiali saluti. Luca Bonacini

  2. Simone Paganelli ha detto:

    Vorrei informazioni su come poter aderire alla vostra confraternita e se vi fosse un test da passare. Io in questo momento gestisco un ristorante dove , faccio solo prodotti tipici Emilia e pasta fresca . Ringrazio anticipatamente e colgo l’occasione per lasciare il mio numero e il nome del locale.
    Spero di sentirvi presto.

    34425757727
    Parco Santa Giulia Ristorante by serviti e riveriti con gusto

    Attendo trepidante, grazie mille

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