IL VINO SULLE ONDE 2015 seconda edizione

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“Il vino sulle onde 2015”
Come assaggiare 50 vini in sei giorni, senza temere per la patente
di Luca Bonacini



Difficile ritornare al caffelatte con
biscotti, ai telefoni che squillano, e alla suocera (cui in fondo voglio bene),
dopo una settimana di crociera insieme a un manipolo di affiatati
giornalisti, sommelier e produttori e a Renato Rovetta, sommelier e
giornalista ideatore anche quest’anno del press tour Il
vino sulle onde
. Ancor più difficile riprendere il ritmo e rassegnarsi a
non avere davanti il mare, le albe, i tramonti a cui il Mediterraneo ci aveva
abituati in una settimana lavorativa ma anche un po’ vacanziera. Già dimenticati il rammarico di aver spostato tre appuntamenti importanti e l’aver paralizzato quasi completamente l’attività dell’ufficio, del resto l’occasione era davvero
ghiotta, conoscere da vicino oltre cinquanta selezionate aziende vitivinicole,
in un contesto davvero unico, la tolda della Costa Diadema in viaggio nel
Mediterraneo, attraverso Savona, Marsiglia, Barcellona, Palma de
Mallorca, Napoli
. Il pool coeso di giornalisti eno
gastronomici e produttori che nella suggestiva enoteca di bordo, si alternavano
a guidare i tasting, ha reso le degustazioni della mattina e del
pomeriggio, preziosi momenti di cultura enoica. Protagonisti l’eclettico Renato
Rovetta
 direttore di Sommelierfriend’s, collaboratore di GiornaleVinoCibo
di Vinoway, “voce” di Music&Wine, Alessandra Di Tommaso inviata
speciale per il giornale Enogastonomico con il Cappello www.carlozucchetti.itPietro Marcellino di Gusto Channel,
Reporter Free Lance e Sommelier; Franca Bertani – Degustatrice
Ais, Wine Consulting e Commissario per la Guida Vini Buoni d’Italia; Liliana
Savioli
 – Italia a Tavola, Vino Way, Coordinatrice Guida Vini Buoni
d’Italia; Luca Bonacini – collaboratore del Gambero Rosso, QN Resto
del Carlino, Scatti di Gusto e Papille alla Riscossa. Ma anche i produttori vitivinicoli Antonino
e Domenica Iuculano 
di Tenuta Roletto (To), e Massimo
ed Elisabetta Brutti
 di Poggio alle Grazie (Vr),
hanno raccontato meravigliose storie di famiglia, di terra, di vite, di
progetti che si prendono cura di un territorio e di tradizioni fortemente
radicate, narrazioni che hanno reso questo incontro con il mondo del vino,
autentico e appassionante. Tante le aziende e i vini tutti di sorprendente
livello, giunti da un capo all’altro della Penisola, dopo una severa selezione
a cura di Renato Rovetta: la
Vitoska “Onavè”, di Parovel –
San Dorligo della Valle (TS), un tempo vino da osteria, oggi regina del Carso;
lo Schioppettino di Prepotto Roncsoreli – Prepotto (UD), sapido, fumè, dalla ciliegia potente;
il muscoloso e scattante Traminer del Borgo delle Oche –
Valvasone (PN); il Bianco Collio 2013 firmato Marco Perco di Roncus –
Capriva del Friuli – Collio; la fragranza piccante di muschio e albicocca della
Malvasia istriana prodotta nei dintorni di Aquileia dall’azienda Le
Favole
 – Caneva (PN); il brioso e coinvolgente rifermentato in
bottiglia
, di uva Cortese con una piccola percentuale di Garganega passita,
di Poggio delle Grazie – Castelnuovo del Garda (VR);
l’esuberanza e la freschezza del Bardolino Chiaretto di Zeni 1870 
Bardolino (VR); l’Insolens di uva Corvina e Rondinella, dai profumi di frutta
matura e spezie, morbido, avvolgente, di Costa degli Ulivi –
Fumane di Valpolicella (VR); il Campo del soglio di Selva Capuzza Colli
a Lago – San Martino della Battaglia (BS), dalle leggere note di timo e camomilla, fragrante e
dall’equilibrata sapidità; lo Schiopettino di Prepotto 2011 di Marinig –
Prepotto (UD), dalle note speziate e dai frutti rossi; il Lugana (Trebbiano),
in zona denominato anche Turbiana, di Frezza – Castelnuovo del
Garda (VR), sapido e minerale; il Ficiligno 2014 di Baglio di Pianetto –
Santa Cristina Gela (PA), dai sentori di fichi
d’india, limone e dal bouquet complesso; lo Schioppettino di Prepotto, Albana
cru Stanig – Prepotto (UD), al naso fumè, agrumato, speziato;

il Carillon rosè della Valcalepio di Angelo Bertoli – Castelli
Calepio (BG), rosè dai sentori delicati di fragoline e rosa, bollicine fini ed
eleganti; lo chardonnay elegante, floreale, sapido di Ricchi –
Monzambano (MN); le sfumature aromatiche di fiori di campo del picolit La
Roncaia
 – Cergneu di Nimis (UD); il metodo classico fine ed elegante e
lo  straordinario Erba Luce di Caluso della Tenuta Roletto –
Cuceglio (TO); il Greco di tufo vulcanico, minerale, secco ed elegante,
delle Tenuta Cavalier Pepe – Sant’Angelo All’esca (AV);
il Lugana sapido, delicato, complesso, da scoprire, di Ca Maiol –
Desenzano del Garda (BS); il Chiaretto Classico dai profumi di frutti di bosco
e fiori di campo che si produce a Calmasino nella cantina Villabella –
Bardolino (VR); il gran cuvèe rosè brut “Particolare” metodo Martinotti dai
profumi di rose e fragoline di bosco della Tenuta del Buonamico –
Montecarlo (LU); il Chiaretto Valtènesi “Pergola”, premiato in tutta Europa,
di CiViElle, Cantine della Valtènesi e della Lugana – Moniga
del Garda (BS); il Franciacorta Riserva Nature millesimato 2007 Monti
della corte
, croccante, minerale, leggermente tannico di Monzio
Compagnoni 
– Adro (BS); lo Schioppettino di Prepotto di Michele Pavan,
de La Buse dal Lof – Prepotto (UD), color rosso intenso,
profumo di marasche, tannico, secco; il Corte Quaiara Pinuàr 2013 di Giovanni
Montresor
 – Colà di Lazise (VR), un ritrovato e piacevole pinot nero;
il Saten sboccato febbraio 2015, dal naso evoluto e dal corpo importante, con
sentori di mele, de La Fioca –  Corte Franca (BS); il
brut Trento Doc metodo classico riserva 2009 di Casata Monfort –
Lavis (TN), ampio, intrigante con finale elegante e lungo; lo straordinario
aglianico Illunis 2013 Caputalbus di Pompeo Capobianco – Ponte
(BN), ottenuto con un metodo antico di vinificazione; 
ma era ben rappresentata
anche l’Associazione Donne del Vino con la delegazione Puglia, forte di 45 socie (produttrici,
sommelier, degustatrici, giornaliste, enotecarie, ristoratrici), tutte dedite
al vino, che ha portato alcune straordinarie eccellenze regionali: il Primitivo
Gioia del Colle DOP “Sogno” 2010, delle Cantine Imperatore di
Sonia Imperatore – Adelfia (BA) al
naso ciliegiona, cuoio, graffite; il “Castillo”, Locorotondo IGP
 dell’azienda Cardone Vini Classici, di Marianna Cardone –
Locorotondo (BA), dai profumi delicati di
alga e mare; il Primitivo di Manduria “Rubinum” 2013 dai profumi di lavanda,
liquerizia, geranio, e dai tannini setosi, delle Cantine Soloperto di
Sabrina Soloperto (presidente dell’associazione Donne del Vino delegazione di
Puglia) – Manduria (TA); la Malvasia “12 ½” del Salento 2014, dell’azienda Vigne
& Vini
 di Maria Teresa Basile e Marzia Varvaglione – Leporano
(TA), al naso   morbido
ed elegante con sentori di lavanda, e sapidità importante; il Primitivo di
Manduria 2010, dell’Antica Masseria Jorche di Dalila ed
Emanuela Gianfreda – Torricella (TA), dai profumi di prugna nera, china,
rabarbaro, e durone di Vignola, al palato esuberante e pieno. A completare l’esperienza l’incontro con un’azienda di
quattro secoli, una straordinaria verticale di aceti, dell’Acetaia Giusti (Mo),
la più antica del mondo, con profondità fino a cento anni. Sette giorni che
hanno impegnato i sommelier, i giornalisti, i produttori, in una cornice di
pregio con panorami mozza fiato e un fitto programma di degustazioni
all’interno dell’Enoteca Gran Duca di Toscana sul Ponte 5, mentre la Costa
Diadema, viaggiava a tutto vapore. Ineccepibile la supervisione di Emanuele
Michelini
 beverage manager, responsabile dei 17 bar della
nave, e di assoluto livello il servizio, affidato ai sommelier professionisti,
dell’esclusivo locale, Flavio Malaspina e Massimo
Sommovigo
, insostituibili nel contribuire con la loro competenza alla buona
riuscita della maratona enoica.  

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