I Manzini, eccellenza nel lambrusco, premiati in Campidoglio

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Il Lambrusco continua a distinguersi non solo a livello nazionale, e piovono sul territorio modenese riconoscimenti che non possono non inorgoglire, visti gli anni bui del vino in lattina e del metanolo, e la scarsa considerazione che l’universo enologico ha avuto in passato per la bollicina preferita da Luciano Pavarotti ed Enzo Ferrari. Questa volta è una famiglia del vino dedita al Grasparossa ad essere riconosciuta come realtà da segnalare fra le eccellenze, accanto a grandi nomi del vino come Caprai, Villa Russiz, Zeni, Planeta, Masciarelli, Ceretto. Il riconoscimento giunge dall’Associazione Città del vino, che, durante le celebrazioni del trentennale, (Siena 21 marzo 1987 – Roma 21 marzo 2017), nella storica sala Protomoteca del Campidoglio a Roma, ha consegnato il Premio Città del Vino a coloro che nella loro attività professionale hanno contribuito allo sviluppo della stessa associazione valorizzando e promuovendo i territori del vino. L’Associazione, in persona del Presidente Floriano Zambon (Sindaco di Conegliano Veneto), ha voluto assegnare, in occasione del suo trentennale, il Premio Città del Vino a personaggi che, a vario titolo, hanno collaborato alle molteplici attività svolte, contribuendo a scrivere la sua storia. I premiati sono ex amministratori locali, professionisti, studiosi e ricercatori, uomini e donne del mondo del vino e non solo, che hanno stretto con le Città del Vino un legame che è andato oltre il loro rapporto con l’istituzione, instaurando una amicizia duratura. Accanto a loro, il riconoscimento è stato assegnato anche ad alcune famiglie del vino che, simbolicamente, rappresentano il valore della continuità, il saper tramandare tra generazioni l’attività vitivinicola a presidio dei territori e a salvaguardia di saperi e di tradizioni, oltre che espressione di un’alta qualità produttiva. La famiglia Manzini di Castelvetro di Modena è tra le 17 realtà familiari in Italia premiate, selezionate dal nord al sud, un solo premio per ogni regione.

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Famiglia Manzini (Castelvetro di Modena, Regione Emilia romagna)

Famiglia Villa Russiz (Capriva del Friuli, Friuli)

Famiglia Zeni (Bardolino, Veneto)

Famiglia Planeta (Sambuca di Sicilia, Sicilia)

Famiglia Picedi Benettini (Arcola, Liguria)

Famiglia Cherchi (Usini, Sardegna)

Famiglia Librandi (Cirò Marina, Calabria)

Famiglia Masciarelli (San Martino sulla Marrucina, Abruzzo)

Famiglia Carletti (Frascati, Lazio)

Famiglia Caprai (Montefalco, Umbria)

Famiglia Ceretto (Alba, Piemonte)

Famiglia Contucci (Montepulciano, Toscana)

Famiglia Garofoli (Loreto, Marche)

Famiglia De Corato (Andria, Puglia)

Famiglia Mustilli (Sant’Agata dei Goti, Campania)

Famiglia Letrari (Rovereto, Trentino)

Famiglia Riccardi (San Colombano al Lambro, Lombardia)

“E’ una grande soddisfazione –  commenta Fabrizio Amorotti , Vice Sindaco e Assessore alle attività economiche produttive del Comune di Castelvetro –  che questo riconoscimento sia andato ad un’Azienda che ha investito sul territorio, ha ottenuto altissimi livelli e premi, e che ha spronato e sollecitato, dal punto di vista qualitativo, l’intera produzione Castelvetrese, contribuendo a posizionare il lambrusco Grasparossa di Castelvetro di tantissime altre aziende vitivinicole locali tra i più’ prestigiosi vini Italiani. Un’azienda, tra l’altro, fra le prime ad integrare l’attività di produzione con l’attività ricettiva, investendo nell’apertura dell’omonimo Agriturismo Corte Manzini, che ha sede alle porte di Castelvetro. Sono veramente lieto di questo premio, meritatissimo davvero. Orgoglioso come Amministratore del Comune e riconoscente anche come operatore del settore. E non solo, è stata la prima azienda che ha ideato un prodotto rivoluzionario: il sorbetto al lambrusco. Non che nessuno non ci avesse mai pensato, ma Corte Manzini (da una idea di Enrico nel particolare) è stato il primo ad avere affinato una ricetta vincente e a commercializzarlo dal 2014, grazie anche alla collaborazione di un partner locale specializzato nel settore (SPM di Spilamberto). Davvero grazie, ad una azienda che ha saputo evolversi ed innovarsi, mantenendo immutata la tradizione del prodotto”

L’azienda – raccontano Stefano ed Enrico Manzini – è stata fondata nel 1978 dai F.lli Manzini Lodovico, Lorenzo, Giordano e Ruggero. Si stende su un terreno di oltre 25 ettari dei quali 17, situati in collina, sono coltivati per tradizione a vigneto. L’Azienda Agricola Corte Manzini è tutt’oggi a conduzione famigliare e le uve provengono unicamente dai vigneti di nostra proprietà, i quali a seguito di una potatura accurata e amorosa, consentono una vendemmia controllata al fine di ottenere uve sane. Nella nostra grande famiglia patriarcale, ognuno ha un ruolo definito nell’azienda. Il prodotto viene curato per tutta la filiera dai noi direttamente: dalla campagna, dove l’uva viene raccolta manualmente e selezionata con rese per ettaro basse, alla vinificazione, che è una fase molto delicata del nostro lavoro, alle fermentazioni, eseguite con metodo charmat, all’imbottigliamento, confezionamento, comunicazione, marketing e vendita. In questo modo riusciamo ad ottenere un prodotto curato nei minimi particolari, che ha ottenuto riconoscimenti nelle guide italiane e straniere; nei concorsi enologici nazionali e internazionali, con la vittoria di tantissime medaglie d’oro, d’argento, 1 oscar Douja d’or, 1 Corona.

Lodovico (Direttore Generale), cura tutti i processi all’interno del vigneto: dalla fioritura alla raccolta. Il suo motto é: “Un vino di alta qualità si fa in campagna… con tanta passione!!”

Giordano è responsabile della potatura, speronatura, cimazione, vinificazione, imbottigliamento, specializzato soprattutto nella fase che va dalla potatura al raccolto, é lui il vero esperto dei vigneti con tantissima esperienza.

Ruggero con la moglie Maura Cabri, sono responsabili della potatura, cimazione, raccolto. Specializzati nella fase della potatura della vite attenzione nelle rese del raccolto.

Marica, Milena (nelle immagini che ritirano il premio) e Maurizio, responsabili dell’agriturismo (camere e ristoro), segreteria, collaboratrici imbottigliamento e curano al meglio la selezione delle uve in tempo di vendemmia. Ideatrici e curatrici delle ricette e prodotti culinari della gastronomia tipica della cucina emiliana nell’agriturismo”.

http://www.cortemanzini.it/main.html

by Redazione

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