LA DINASTIA RENZI, BOTTAI DAL 1500

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LE BOTTI DI
FRANCESCO RENZI VANNO IN TUTTO IL MONDO
di Luca Bonacini

Modena è famosa nel mondo anche per
un’altra eccellenza connessa al balsamico, sono le botti della plurisecolare
dinastia Renzi. Quei preziosi barili varcano gli oceani e raggiungono
destinazioni lontane, portando con sé tanta storia e modenesità. Un’ impresa di
pluripremiati bottai che rappresenta dal 1546 un marchio di qualità, fin quando
partiti da Bressanone, si stabilirono in Veneto, e con i capovolgimenti della
Prima guerra Mondiale arrivarono a Castelfranco Emilia, e poi nel 1922 a Modena,
per stabilirvisi definitivamente. Oggi ci sono Roberto e Matteo insieme al papà
Francesco a continuare l’antica professione di famiglia. Sfogliando l’album dei
ricordi, ecco la botte più grande, ben 260 ettolitri, realizzata per la
famiglia Orlandini al castello di Panzano, un gioiello in legno pregiato che
venne costruito all’interno della cantina dell’antico maniero, una botte ora
demolita, per lasciare posto alla collezione di auto storiche Righini e alla
prima auto disegnata da Enzo Ferrari. Una famiglia che si è sempre dedicata
alla lavorazione del legno, realizzando barili per l’agricoltura e la
viticoltura, realizzando anche preziosi arredi sacri, ma fu verso la metà degli
anni ‘60 con la costituzione della Consorteria dell’aceto Balsamico di
Spilamberto
che Renzi contribuì a portare il culto del prezioso liquido in
tante famiglie modenesi. 
Una professione che si può dire tale solo dopo un
lungo processo di apprendimento stimato intorno ai vent’anni, occorre saper padroneggiare
il legno, scegliendo con cura rovere, castagno, gelso, ginepro, ciliegio,
robinia e frassino, conoscendone la lunga stagionatura naturale, ma anche le
tecniche di lavorazione, come la delicata piegatura a mano delle singole doghe con
acqua bollente, e l’innovativa cerchiatura in acciaio, introdotta da Renzi
nell’80, e occorre soprattutto infinita cura e passione. “E’ un’attività che ci
ha portato nel mondo, insieme alla nostra città – ci conferma Francesco Renzi
in California dal precursore del vino Robert Mondavi, poi in tutta Europa e in
Oriente. Spesso si tratta di oriundi italiani che non resistono al richiamo
della propria terra e si fanno allestire un’acetaia per il consumo familiare.
Anche in Italia abbiamo tanti clienti, a cui oltre alla batteria della migliore
qualità assicuriamo in seguito una puntuale manutenzione, serviamo da decenni le
più importanti cantine vinicole come Castello di Banfi, Fattoria del Cerro, Avignonesi,
Castello di Gabbiano, Castello di Verrazzano, o viceversa grandi industriali
che ci chiamano per poter sfoggiare nella propria soffitta la propria acetaia
personale”. 

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