Da Opera02 a Castelvetro, dove cenò Hugh Grant

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A cena tra i filari
di Grasparossa bio
di Luca Bonacini

E’
un piccolo gioiello architettonico a bassissimo impatto ambientale, il Resort
Opera02 costruito nei dintorni di Levizzano, su una tenuta di 45 ettari dalla
famiglia Montanari con materiali e sistemi ad energia rinnovabile. La posizione
 panoramica guarda verso la pianura, e se
è sereno, si potrà scorgere la Ghirlandina simbolo del cuore pulsante di Modena.
Sono le colline modenesi dove Gilles Villeneuve scatenava i cavalli della sua
Ferrari, scappando dalle prove, all’
autodromo di Fiorano, per andare a pranzo. Morbide curve, ripidi tornanti, lunghi rettilinei, e
intorno tanta campagna vitata, dove prospera il Lambrusco Grasparossa, quello
scuro, che macchia la tovaglia e riempie il naso di profumi floreali, di viola,
e la bocca di frutto, un vino cosi diverso dal Sorbara, secco, acido, chiaro, che
divide il planetario popolo dei fan del lambrusco esattamente a metà, ma che si
presta altrettanto bene alla gastronomia opulenta e grassa di queste parti. La hall è calda e accogliente, tutta legno,
lino, salotti, divani, e conduce a bordo piscina dove gustare un aperitivo. In
cucina c’è la rezdora che vorremmo, sua
è la pasta fatta a mano, i tortellini, i tortelloni, le lasagne, gli arrosti,
il gnocco fritto, le crescentine, con selezioni accurate di salumi e formaggi Slow Food
Un resort d’incanto con una cucina tradizionale ricca di spunti
creativi che non manca di estimatori, come Luigi Cremona, palato straordinario direttore
della Guida Touring, e addirittura l’attore Hugh Grant, che venne a cena mentre
partecipava nella vicina Maranello a un corso di Guida sicura. La zona notte,
comunica con una suggestiva bottaia, dove l’aceto balsamico della famiglia
Montanari, è lasciato in penombra a riposare, matura in botticelle di legni
diversi, lentamente, secondo millenaria tradizione tramandata di padre in
figlio. Accanto vi sono otto ampie suite, ognuna arredata in modo diverso, e
chiamata con il nome di una specialità gastronomica modenese. La pausa relax, è
affidata a una piccola e attrezzata Spa, con sauna, hammam, solarium, e piscina
all’aperto, fruibile tutto l’anno. Intorno al resort si sviluppa l’Azienda Agricola Ca’ Montanari nata nel 2002, che
inizialmente contava solo 5 ettari coltivati a vite di Lambrusco Grasparossa, che
oggi con il Trebbiano, il Malbo Gentile, il Moscato, sono diventati 21, tutti
coltivati biologicamente, vini prodotti con passione che riforniscono il
ristorante e i molti clienti in Italia e l’estero.
Pubblicato su QN Resto del Carlino – Maggio 2015

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