Solo mani femminili, nella notte di San Giovanni, possono cogliere, come tradizione vuole, i frutti ancora verdi degli alberi di noce. Saranno stesi fino alla mattina alla benefica e misteriosa guazza notturna, cui la tradizione popolare attribuisce poteri soprannaturali. La notte più magica dell’anno cui anche Shakespeare ha voluto dedicare una sua opera, nella quale la rugiada infonde buoni auspici al grano, alle coltivazioni, all’uva, e anche agli animali che sembrano trovare giovamento da quella benevola umidità. Sono i primi passi che preludono alla lavorazione del nocino, un nettare ancestrale forse originario del popolo dei Picti, probabilmente giunto a noi nelle bisacce dei legionari Romani di ritorno dalle campagne britanniche. E se ancora pochi mesi ci separano dal 24 giugno, data che le nonne ci ricordano essere il giorno cruciale per la raccolta delle noci e la preparazione del nocino, un altro importante appuntamento tradizionalmente celebrato in questi giorni dell’anno, richiama il geminiano alle sue origini, il Palio del nocino di San Valentino. Un evento caro ai tanti modenesi che a casa producono il nocino, organizzato in un intero anno di paziente lavoro dall’Ordine del nocino, e da decine di volontari, appassionati senza se e senza ma, al digestivo modenese per antonomasia. Una sfida disputata a Spilamberto fin dal lontano 1978, anno della fondazione dell’Ordine, ad opera di un gruppo di signore, guidato negli ultimi quattordici anni da Vania Franceschelli, (già Dama del Tortellino, sommelier terzo livello, assaggiatrice di grappa e di aceto balsamico Tradizionale di Modena, consigliere della Consorteria di Spilamberto), che dedica passione, tempo ed energie al coordinamento delle attività dell’associazione, condotta fin dagli albori da mani femminili. Tra le finalità dell’associazione no profit, formata da quasi duecento tra soci, maestri assaggiatori e simpatizzanti, la promozione e la tutela dello storico prodotto tipico modenese, l’organizzazione di corsi, educational, eventi a Modena e nella Penisola, fino al sommo appuntamento, rappresentato dal Palio di San Valentino, molto atteso e partecipato, per la gara a cui aderiscono i produttori familiari più virtuosi dell’universo nocino, che arrivano per partecipare alla sfida da 19 Provincie italiane e anche dall’estero. Quali saranno i vincitori dell’edizione 2017? Ancora poche ore per saperlo, domenica 12 marzo, nel corso del 39° Palio di San Valentino a Villa Casino Riva, verrà proclamato l’esito del lungo e diligente lavoro dei maestri assaggiatori, che hanno attentamente vagliato oltre 700 campioni.
di Luca Bonacini
Pubblicato su QN Resto del Carlino – marzo 2017
