Il Nocino modenese Tradizione antica

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La grande tradizione del Nocino Modenese
Un liquore che identifica Modena al pari delle grandi eccellenze per cui la città è famosa nel mondo. Della noce ( chiamata ghianda di Giove ) e dei suoi effetti benefici si comincia a parlare già nell’antica Grecia, e i filosofi latini da Ovidio a Virgilio ne narrano le qualità, decantate anche nell’Antico Testamento e anche in seguito da Sheakspeare a Petrarca, dal Manzoni al Carducci si parla delle noci verdi e dei suoi benefici. Il Nocino arriva in Italia dalla Britannia con i Romani, e diviene ben presto il liquore della memoria modenese. Il Novecento è pieno di riferimenti letterari da Paolo Monelli, a Giovannino Guareschi, da Pavese a Collodi, da Guglielmo Zucconi a Giuseppe Pederiali, da Arrigo Levi a Francesco Guccini, che ne elogiano le qualità e lo indicano come degna conclusione di una cena emiliana che si rispetti. Antiche leggende avvolgono l’albero del noce oggetto durante la notte di San Giovanni di misteriosi sabba con streghe e gnomi, e anche la noce è circondata da un aurea di magia. La Rezdora modenese è la persona deputata secondo la tradizione a raccogliere salendo una scala scalza le pregiate noci ancora immature., per poi esporle su sacchi di iuta alla “guazza della notte”. Abbiamo incontrato le due titolari di una delle aziende maggiormente radicate nel territorio, Giovanna Freno e Roberta Pirronello, rispettivamente figlia e nipote di Stefano Freno il fondatore de Il Mallo.
Nocino per passione
di Giovanna Freno
Era il 1984, quando nonno Stefano Freno, grande amatore del buon bere, decise di aprire un laboratorio per produrre un Nocino di alta qualità selezionando materie prime e fornitori, dando vita a una ricetta che esaltasse le caratteristiche organolettiche della noce ottenendo un bouquet armonioso ed equilibrato. Il risultato fu un Nocino di grande finezza e intensità che venne da lui stesso presentato al bar Roberta di Viale Moreali, che all’epoca era gestito e frequentato da “buongustai” del Nocino, suscitando un apprezzamento entusiasmante. Ben presto grazie alla qualità e alla piacevolezza da tutti riconosciuta e alla sua caratteristica bottiglia a goccia, il Nocino Il Mallo si posizionò nei più importanti bar e ristoranti del Modenese. Tra i più importanti estimatori si ricorda il Drake, che divenne ottimo cliente e, oltre ad acquistare Il Nocino per uso personale e da regalare, non perdeva mai occasione per omaggiare la bottiglia da ml. 200 con il Cavallino rampante come etichetta. Memorabile fu il pranzo che organizzò all’interno della Ferrari, in occasione dell’ultimo suo  compleanno, dove omaggiò a tutti i commensali una bottiglia di Nocino etichettata Ferrari. Nel 1987 il Nocino Il Mallo esce dai confini modenesi e si espande in tutta la Regione Emiliana, e nel 1994, alla guida dell’azienda, subentra la figlia Giovanna con nuove proposte e con obiettivi più ambiziosi allargando le vendite in altre regioni Italiane. L’azienda negli anni novanta avrà l’onore di servire lo chef Gualtiero Marchesi presso il suo ristorante e di essere più volte invitata a manifestazioni importanti organizzate dai Ristoratori Italiani (Nazionale di calcio chef) e ristoratori svizzeri in occasione di presentazioni di eccellenze Modenesi. Sempre in questi anni il Nocino della tradizionale boccettina da ml. 200 viene inserita nel catalogo di bordo dalla compagnia Lauda Air.
Nel 2000  RAI 1 con la trasmissione “Linea Verde” interpella Il Mallo e manda regista, presentatore e troupe  a girare la trasmissione  presso l’azienda per  trasmettere  tutta la produzione del Nocino dalla raccolta della noce ancora verde all’imbottigliamento. In questa occasione viene concessa un apertura straordinaria della pista di Fiorano per dar modo al presentatore Rai di iniziare la trasmissione guidando una Ferrari due posti. Nel     , presso l’azienda viene inviato, dalla compagnia  aerea  Alitalia ,  un giornalista londinese  accompagnato da un fotografo per fare una intervista e foto all’azienda  da pubblicare sulla rivista…
Nel 2002 l’azienda compare per la prima volta in uno spot televisivo che viene trasmesso da canali locali e da TV7GOLD. In seguito varie testate di riviste del settore enogastronomico riporteranno interviste effettuate presso l’azienda e così pure televisioni locali e nazionali. Nel 2006 arriva il prestigioso riconoscimento del Merano Wine Festival, attribuito a pochissime aziende artigianali ogni anno. Nel 2008 in affiancamento a Giovanna entra in società la figlia Roberta che ne continuerà la mentalità imprenditoriale portando all’azienda nuove idee e nuovi progetti. Attualmente l’azienda è in continua espansione sia acquisendo nuovi clienti direzionali che aumentando la propria forza vendita.

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