Sulle tracce di Hemingway, all’Osteria Terraglio

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C’è anche Ernest Hemingway, tra i famosi passati da Bassano del Grappa, e non solo quando era volontario americano, durante la Prima Guerra Mondiale, anche in seguito, il Veneto gli era entrato nel cuore, e i bassanesi ne sono fieri, tanto da dedicargli un Museo a Villa Erizzo, elegante struttura del’400, sulla riva est del fiume Brenta, dove nel 1918 si trovava la Croce Rossa Americana, ed era volontario lo scrittore Premio Nobel, che in questi luoghi trovò ispirazione per i suoi romanzi “Addio alle armi ” e “Di là dal fiume e tra gli alberi”. Un museo che racconta la vita, gli scritti e le gesta, dell’ufficiale giovane e ribelle che si guadagnava croci al merito tra le trincee bersagliate dalle bombe, e in libera uscita, sostava alla Grapperia Nardini presso il celebre Ponte di legno del Palladio. Da quei tempi lontani e bellicosi, la bella e antica cittadina veneta non ha perso il suo fascino anzi, il suo centro storico è una perla di piazzette, vicoli, angoli, chiese e negozi, piena di ristorantini dove posarsi per una cena tipica. Tra questi, merita una sosta prolungata l’Osteria Terraglio. All’ingresso un bancone old fashion con decine di bottiglie giuste, un arredo curato, pavimenti in legno, e soffitti a travi, mentre per accomodarsi vi sono alcune salette, calde e accoglienti oltre al dehor estivo, consolidato luogo di appuntamento glamour, per un drink ben preparato o per cenare. Alla guida del locale Alessandro Bortoli, patron e chef con un percorso professionale che inizia alla Scuola Alberghiera di Recoaro, e prosegue con esperienze in locali primari della zona, tra cui il Ristorante Pedrocchi di Farà Vicentino, il Belvedere di Bassano, e Villa Mastai di Molvena, poi la scelta di andare all’estero, per confrontarsi con altre culture, e affinare le tecniche, al ristorante Evita Peròn, di Copenaghen. E una volta rientrato a casa, nel 2013 arriva l’opportunità di gestire l’Osteria Terraglio, un locale aperto da soli tre anni, una sfida da cogliere, per poter esprimere la sua cucina, che guarda al territorio, ma spazia senza preclusioni sulla tradizione regionale italiana. Un’osteria enoteca con una poderosa cantina costituita in prevalenza da piccoli produttori, e da una mescita al calice di oltre sessanta etichette, dove rivivere i piatti della memoria riletti con estro, e con misura.

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Grande accuratezza anche nella scelta dei prodotti e delle materie prime con importanti selezioni di formaggi italiani e francesi, sontuosi salumi emiliani tra cui il Prosciutto crudo S. Ilario a coltello, la coppa piacentina, il salame felino, la mortadella ai pistacchi in vescica naturale, il prosciutto cotto di produzione propria, ma anche il Pata Negra. Due i menu: il Tradizione, che ripercorre i grandi piatti della tradizione italiana, e il Terraglio, che propone le ricette che più hanno caratterizzato la cucina di Alessandro nel suo percorso. Si comincia con il Baccalá mantecato con polenta fritta e zucca candita; l’Hamburger di salsiccia nostrana, verza e Morlacco. Si prosegue con i Tortelli alla granceola e carciofi, e guazzetto agli agrumi; il Risotto “Riserva San Massimo”, funghi Barboni con, Rocher di foie gras e riduzione di Porto Fonsenca Tawny 10 anni; la Ricciola marinata al Matcha, scalogno fondente e millefoglie di patata rossa e sedano rapa al lime; per concludere con il Tiramisù Terraglio; la Mela Annurca con pasta frolla, oppure il “Caos”, un sontuoso dessert per tutto il tavolo, dove più ricette dello chef si incontrano. Servizio accurato e attento anche nei momenti di sold-out.

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OSTERIA TERRAGLIO
PIAZZA TERRAGLIO, 28 – BASSANO DEL GRAPPA (VI)
TEL. 0424.526158
WWW.OSTERIATERRAGLIO.IT

 

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