In viaggio con Wefood alla scoperta dell’Emilia Romagna

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Le cronache di viaggio ci portano a vivere esperienze fuori dall’ordinario, lasciandoci approdare in luoghi lontani e affascinanti, dove vorremmo andare e forse andare a vivere. Luoghi, atmosfere, persone, permeano da sempre la letteratura di viaggio e hanno accompagnato l’intimità dei grandi viaggiatori, offrendoci riflessioni profonde sull’architettura, la storia, le tradizioni, il paesaggio e le dinamiche sociali, con il segreto scopo degli autori di lasciare una traccia e di arrivare un giorno a poter condividere queste esperienze con il lettore. La ricerca di un’identità perduta nel viaggio-trappola del Fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello; il viaggio interiore del naufrago Leopold Bloom per le vie di Dublino nell’Ulisse di James Joyce; il viaggio mentale e atemporale dell’immaginario, nelle Città invisibili di Italo Calvino, ne sono solo alcuni esempi. E anche l’Emilia Romagna è stata oggetto di attenzione da parte dei viaggiatori che nel corso dei secoli, l’hanno attraversata e vi hanno soggiornato, per scoprirne le bellezze. Molti ne hanno scritto per fermare l’attimo e raccontare quello che di straordinario avevano vissuto, basti pensare al sommo Dante, a Teofilo Folengo, Ludovico Ariosto, Goethe, Janin, Andersen, Stendhal, Dickens, Paul De Musset, Louise Colet, T.S. Eliot, solo per citarne alcuni. Ed è ancora così, una regione attrattiva, che nel 2023 ha fatto registrare numeri da record, con 62 milioni di presenze (+1,9% sul 2022), e 14,5 milioni di arrivi, per un turismo attento, che sa cosa vuole e arriva da tutto il mondo, alla ricerca delle suggestioni che questo territorio offre a piene mani, dalla cultura, alla storia, dalla natura ai motori e all’enogastronomia. Un contesto favorevole dove è necessario che tutti facciano la propria parte e siano capaci di fronteggiare la portata del fenomeno, a partire dall’agroalimentare.

Ecco dunque per il prossimo we 16 e 17 marzo, un interessante iniziativa di Wefood, tra fortezze medievali e aziende plurisecolari, alla scoperta di vini, aceto balsamico e distillati dell’Emilia-Romagna. Cinque le aziende che apriranno le porte per accogliere quanti vogliono vivere le tradizioni enogastronomiche di questo territorio antico, per poi magari sguinzagliarsi alla conoscenza delle bellezze del territorio, come Palazzo Farnese a Piacenza, la villa di Antonio Delfini a Cavezzo (lo scrittore più importante del ‘900 modenese), il Palazzo Ducale Estense di Modena e Sassuolo, il Museo Ferrari a Maranello. Si comincia con le storiche Cantine Luretta a Gazzola, ospitate in un’antica fortezza medievale, nella pittoresca località di Castello di Momeliano (PC), dove dal 1988, la famiglia Salamini si dedica alla produzione di vini secondo le pratiche dell’agricoltura biologica per preservare l’armonia di un territorio unico. La visita guidata offrirà una panoramica sulla filosofia dell’azienda e sulle tecniche di vinificazione e sarà accompagnata da una degustazione dei vini più rappresentativi. Si prosegue con l’Azienda Agricola Tommaso Tobia Zucchi a Cavezzo (MO), che dimostra come la passione e la conoscenza del territorio possano dare vita a vini che raccontano la storia e le caratteristiche della pianura modenese, culla dei Lambruschi. La visita offrirà un insight sulla filosofia produttiva dell’azienda, con una particolare attenzione alle pratiche di bioedilizia e sostenibilità e la domenica dalle 17 alle 18:30 verrà proposto anche uno showcooking dello chef Stefano Corghi che realizzerà un piatto che celebra più prodotti della tradizione emiliana. Tra le tappe “storiche” di We Food, a Modena sarà possibile scoprire l’Acetaia Giusti, la più antica realtà produttrice di Aceto Balsamico di Modena nel mondo, fondata nel 1605. I visitatori potranno immergersi nella storia dell’aceto balsamico attraverso il Museo Giusti e le storiche acetaie, concludendo l’esperienza con una degustazione che ne esalta le molteplici sfumature. Allo stesso modo, Acetaia Malpighi offre un’esperienza altrettanto affascinante, con un percorso che conduce alla scoperta dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP e delle innovazioni proposte dall’azienda, come aceti balsamici IGP, condimenti e gelatine. La visita guidata attraverso l’azienda agricola di famiglia Tenuta del Cigno a Modena è un’occasione per apprezzare la qualità e la varietà dei prodotti Malpighi. Ma l’Emilia-Romagna non è solo vino e aceto. Infatti, Roteglia 1848, con sede a Sassuolo (MO), celebra la lunga tradizione nella produzione di distillati e liquori, come il Nocino e il Sassolino, seguendo ricette storiche tramandate di generazione in generazione. Un tour guidato racconterà la storia di questa distilleria oggi gestita da un gruppo di giovani sassolesi e offrirà la possibilità di degustare le sue creazioni più apprezzate.

Per info e prenotazioni: www.wefood-festival.it

A cura di Rita Giani

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