Tutto esaurito a MySpirits Bologna

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Che ne è stato della mixology in Italia? Quale è lo stato di salute di questo comparto così importante del beverage nazionale, che ha dato i natali al Bellini, all’Americano, al Negroni? Il mitico Harry’s bar, ha ancora l’appeal di cui godeva in passato, è ancora quel tempio del drink, dove si entrava con deferenza sperando di incontrare Cipriani e sedersi al tavolino di Hemingway, lieti di farsi scucire cifre da capogiro per un cocktail e per i tramezzini di insalata di pollo più buoni della Laguna, vivendo un’esperienza che ripetevi per giorni ad amici, parenti e conoscenti? Alcuni nostalgici affermano che il barman sia una figura tramontata, solo perché in molte insegne è scomparsa la giacca in favore di maglietta e tatuaggi e si trovano drink list con cocktail e categorie di drink che arrivano dai cinque continenti e hanno invaso la penisola, influenzando il bere miscelato come lo conoscevamo e mentre il rapporto con il cliente appare molto più informale, rispetto al ‘lei’ di qualche anno fa, c’è chi è convinto che l’eccessiva spettacolarizzazione abbia fatto dimenticare il fascino dei granitici cocktail classici. Crisi di identità, contrazione del settore, leggerezza nel maneggiare le proprie radici? Nulla di tutto ciò, a vedere quante persone un pò di tutte le età, di cui buona parte professionisti del settore, gremivano MySpirits, il grande evento sul mondo degli spirits di qualità, organizzato lo scorso 27 novembre da Partesa, allo Spazio DumBO di Bologna. C’è tanta consapevolezza e voglia di mettersi in gioco nei giovani barman che si avvicinano a questo settore, che negli ultimi anni è stato completamente ripensato, basti pensare alle micro produzioni home made che si mettono in campo da qualche anno a questa parte, agli sciroppi fatti in casa, agli amari, ai gin artigianali e addirittura all’acqua tonica, si usano spezie ed erbe officinali, mettendo nel bicchiere tutta la naturalità possibile, cannucce compostabili o riutilizzabili e ogni più piccolo dettaglio ha un senso e viene spiegato con una coinvolgente capacità narrativa. Oggi il mestiere del barman è stato ampiamente rivalutato e anche le giovani generazioni sembrano interessate a farne una professione e non un lavoretto per pagarsi gli studi, tuttavia servono maestri capaci di coinvolgerli, che non abbiano timore di insegnare e servono momenti formativi per entrare nella materia, per fare proprie le dinamiche della mixology, per conoscere i prodotti e i produttori, come MySpirits, il grande evento di Partesa, organizzato nella città delle Due Torri. Oltre 1.000 professionisti del fuoricasa erano presenti a Bologna per conoscere e assaggiare le 300 e passa referenze in mescita, attraverso cinque isole tematiche “Vodka & White Spirits”, “Gin”, “Aperitivi”, “Rum & Whisky” e “After meal”, scoprire i cocktail più alla page e le nuove proposte, partecipando alle masterclass formative che avevano come tema la cultura del prodotto, il servizio e le nuove tendenze nel mondo del whisky e dell’aperitivo italiano (andate sold-out). L’evento di Bologna è stata anche un’opportunità per gli imprenditori del beverage di incontrare gli esperti Partesa, per conoscere soluzioni innovative e nuove opportunità di business, di un’azienda leader in Italia nei servizi di vendita, distribuzione, consulenza e formazione per il canale Ho.Re.Ca., dedita da sempre al mondo degli spirits di qualità, mentre a conclusione della manifestazione si è svolto l’atteso Live Show di Bruno Vanzan, Barman Campione del Mondo Bacardi Martini 2008; tra i migliori 10 barman del mondo 2010; vice Campione del Mondo WFA (World Flair Association); miglior cocktail al campionato mondiale IBA 2016, ma anche volto televisivo e organizzatore di grandi eventi. Durante l’intensa giornata dedicata interamente all’Ho.Re.Ca. italiano, Partesa ha inoltre presentato le quattro referenze della nuova Premium Collection di Liq.ID, la linea di spirits private label di Partesa, che si origina dalla fusione dei termini “Liquori” e “Identità”,  focalizzando l’attenzione su prodotti di notevole appeal, di cui sentiremo presto parlare: GAL 41, l’innovativo London Dry Gin a base di luppoli selezionati, dalle intriganti suggestioni; AMAROTTANTA: un amaro composto da un armonia di ottanta tra erbe e spezie provenienti da tutto il mondo. In bottiglia da 70 cl, 26% Vol. VERMOUTH DI TORINO: un vermouth classico arricchito da artemisia, da botaniche rare e da una trama di agrumi vivaci e spezie dolci. In bottiglia da 100 cl, 18% Vol. BITTER: dove è la genziana ad essere protagonista, un liquore bitter dalle note amaricanti e dal carattere audace, capace di fondersi perfettamente con il Vermouth, per elaborare drink di ieri, oggi e domani. In bottiglia da 100 cl, 25% Vol. Insieme alle altre otto referenze Liq.ID (Upper Spritz, Grayson’s Gin, le due varianti di rum Cabo Rojo, le quattro della vodka Rajssa, lanciate nel 2021), che si distinguono per il design moderno e colorato delle loro bottiglie, con etichette illustrate a mano che raccontano una storia, invitando chi assaggia a vivere un’esperienza gustativa in un viaggio di sapori in luoghi lontani e inaspettati. «Siamo felici e orgogliosi del successo che MySpirits continua a riscuotere tra i professionisti del fuoricasa italiano: per noi rappresenta un importante momento di incontro con gli operatori per promuovere la cultura del saper bere e del bere responsabilmente e per esplorare a 360° gradi il mondo degli spirits di qualità, con degustazioni, formazione, consulenza e intrattenimento – racconta Massimo Reggiani, Amministratore Delegato di Partesa. Questa categoria si conferma sempre più strategica: negli ultimi mesi, infatti, gli spirits hanno consolidato il loro ruolo da protagonisti di aperitivi e after dinner, soprattutto miscelati. È proprio per rispondere a questi trend che abbiamo voluto ampliare la nostra linea Liq.ID con una Premium Collection, pensata per soddisfare le richieste di consumatori sempre più attenti ed esigenti, in cerca di referenze di qualità superiore capaci di regalare un vero e proprio viaggio sensoriale. A partire da quello offerto dal gin con note di luppolo GAL 41, un prodotto davvero unico nel suo genere, di cui andiamo particolarmente fieri».

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A cura di Rita Giani

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