VALENTINO CASSANELLI – Chef al Lux Lucis dell’Hotel Principe di Forte dei Marmi

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Lo chef Valentino
Cassanelli ambasciatore di modenesità
di Luca Bonacini


Quanta
passione nell’ascoltare Valentino Cassanelli, executive chef del ristorante Lux
Lucis
all’interno dell’Hotel Principe di Forte dei Marmi. Incontro il giovane
cuoco mentre è a Milano ad accompagnare il collega sommelier
e restaurant manager

Sokol Ndreko, premiato come miglior sommelier dall’autorevole giuria del BIWA (la
classifica dei migliori 50 vini italiani), capitanata da Luca Gardini e Andrea
Grignaffini
. Valentino, classe 1984 è nato e cresciuto a Spilamberto, culla del
Balsamico Tradizionale, dove ha i genitori e torna appena la carriera glielo
permette. Dopo la scuola alberghiera di Serramazzoni e le specializzazioni in
cucina e pasticceria, percorre come tanti suoi colleghi l’inevitabile gavetta, e
comincia a viaggiare, ma lo fa scegliendo accuratamente i luoghi dove andare,
partendo da Londra, sede del suo primo stage
A diciannove anni è nel miglior ristorante italiano d’Inghilterra, la prestigiosa
Locanda Locatelli, dove impara tecnica e rigore e dove iniziano gli incontri
importanti, come quello con la cantante Madonna, cui prepara piatti gustosi ma leggeri
come l’insalata di tonno a bassa temperatura e fagioli Borlotti, per poi
passare al Nobu London, locale precursore della cucina fusion, dove cucina per
Mick Jagger tanto bene da ricevere i biglietti del concerto in omaggio, e prepara
a Bill Clinton il Black Cod New York
Style
, piatto storico del Nobu. Ma è ora di tornare in Italia, chiamato da
Carlo Cracco, dove prosegue il suo percorso a Milano e a Venezia, in grandi
ristoranti stellati, accanto agli chef Matteo Baronetto e Andrea Berton. Nel
2011 una consulenza che doveva essere di un solo mese, lo porta a al Lux Lucis
di Forte dei Marmi, un’elegante ristorante d’hotel nel cuore della Versilia, quattro
anni importanti nel ruolo di executive chef, per comporre uno staff giovane e
coeso e dare vita a una sua personale linea. I clienti amano quella cucina toscana
contemporanea, attenta al territorio ma anche alle radici profondamente
emiliane di Valentino, che ha portato con sé le materie prime e i piatti della
memoria, elemento di orgoglio della sua cucina, a partire dalle entrée di gnocco fritto e prosciutto, fino
al momento del dessert dove fa sempre il suo ingresso l’aceto balsamico
tradizionale di Modena 12 e 25 anni servito in purezza a gocce con un apposito
cucchiaio. Creatività e dedizione che fruttano la segnalazione nelle più importanti
guide gastronomiche e lo incoronano miglior Chef della Versilia 2014.  

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