Ritorna FuoriBolla, 20 locali modenesi coinvolti. Eros Teboni: “Lo Champagne è cultura…”

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Gli ideatori di FuoriBolla, da sx Stefano Mella, Alessandro Federzoni, Marco Belforti.

A cura di Francesca Gianotti.

Si scaldano i motori per un fine settimana lungo, che ospiterà in Emilia, due eventi di assoluto richiamo per i wine lovers. Champagne Experiences, che prende definitivamente casa a Bologna e FuoriBolla, l’evento sulla cultura dello champagne, organizzato nel centro di Modena, da Studio Savarin, Première Italia e Origine Collective, che da venerdì 3 fino a domenica 5 ottobre, avrà luogo, nel perimetro delle vecchie mura. Una ventina i locali del centro storico coinvolti, per questa seconda edizione di FuoriBolla 2025, che continua a mietere consensi e si avvia a ripetere il gradimento di critica e di pubblico della scorsa edizione: “Ristoranti, enoteche, cocktail bar e botteghe, proporranno abbinamenti inediti tra piatti, prodotti del territorio e champagne francesi, trasformando la città in un grande salotto en plein air dedicato alle bollicine. – confermano Marco Belforti (Studio Savarin), Alessandro Federzoni (Premiere Italia), Stefano Mella (Origine Collective), ideatori e organizzatori della manifestazione – L’ingresso sarà gratuito e aperto a tutti, senza bisogno di biglietto: chi partecipa potrà muoversi liberamente tra le tappe del circuito e pagare solo ciò che sceglierà di degustare, in un clima di convivialità e scoperta. Per tre giorni, Modena sarà la cornice ideale per celebrare la cultura dello Champagne, tra gusto, eleganza e identità del territorio.” In mescita esclusive selezioni di champagne espressive di blasonate maison e piccolissimi vigneron, che insieme a piatti e ad appetizer, creati per l’occasione, renderanno accogliente e qualificata la proposta, ma non solo. Saranno fruibili anche una serie di piccoli e grandi eventi collaterali che coinvolgeranno la città, mentre tra le novità di quest’anno c’è la partnership con il Modena Football Club, che si aggiunge al patrocinio del Comune di Modena, a una masterclass sul rapporto tra Champagne e agricoltura, alle collaborazioni con Galleria Verolino e Collezione Maserati. “Ci sono eventi importanti, a cui non si può mancare, che hanno un loro peso nel mondo del vino – racconta Eros Teboni, Sommelier Campione del mondo 2018 –. Non sostituiranno mai le suggestioni che provi quando vai a visitare una cantina, ma ti dicono molto del produttore e dei suoi vini. Personalmente preferisco gli eventi be to be, rispetto al be to se, ma non mi dispiace mescolarli, è importante confrontarsi, lo scambio fra produttori, addetti ai lavori e wine lovers è sempre proficuo. Guardo con favore a questi eventi perché è cultura del prodotto e dei territori e farò il possibile per esserci, il nostro è un ambito fatto di esperienze e di relazioni, ed è fondamentale ricavare tempo per momenti di accrescimento professionale, a maggior ragione in Emilia dove il consumo di bollicine è elevatissimo e c’è una tradizione consolidata che garantisce un confronto qualificato. Ma attenzione, non tutti i cibi esaltano lo champagne. Il peggior incubo di un sommelier è il pomodoro, ma anche molti vegetali, insieme a tutto ciò che è ricco di proteine, perché rende fastidiosamente amaro il sorso, in particolare se si tratta di champagne o metodo classico, che hanno un’acidità elevata. Tra gli abbinamenti ideali che ho in mente, senz’altro l’erbazzone, le note erbacee e lattiche di spinaci e Parmigiano, i sentori impercettibili di strutto e la parte crunch della pasta, ne fanno un piatto street-food perfetto da bere con una bollicina, tuttavia il massimo godimento lo provo sempre quando abbino lo champagne ai fritti. Il fritto misto all’italiana che assaggiai alla Baia del Re, il cotechino fritto con lo zabaione dell’Hosteria Giusti, la cotoletta alla Petroniana della Nunziadeina e il superlativo gnocco fritto modenese di Dondi, sono momenti gastronomici assoluti”.

Eros Teboni, Sommelier Campione del mondo 2018.

Una tre giorni tutta dedicata alle bollicine francesi, dove potremo sorseggiare esclusive cuveè abbinate in modo talvolta non consueto, ma anche vivere il racconto degli chef, dei ristoratori e degli enotecari. Jessica Rosval, da Roots in via Selmi, ha in serbo alcune sorprese, che raccontano molto della sua proposta gastronomica, aperta alle culture gastronomiche del mondo: “allo champagne, abbineremo alcuni piatti che ci rappresentano, grazie ai profumi, ai sapori e alle spezie che hanno portato nella nostra cucina i tirocinanti, che arrivano da Ghana, Nigeria, Guinea, Senegal, ma anche dal Messico”. Da Toma e Tomi in piazza XX Settembre, Loanna Giroldi proporrà una lingua di suocera, con zucca candita e tronchetto di capra di Savigno; o con mostarda di mele mantovane e cacio alpino della Val Pusteria. Schiavoni, presenterà un super panino farcito con pulled pork, cavolo e senape. Il Caffè Tiffany di Via Canalino, punta sui coni da passeggio, colmi di mortadella e quadretti caldi di gnocco fritto (nello strutto). Al Goblet di via Castelmaraldo, Jorgo Setti abbinerà un panino al pecorino, aceto balsamico IGP e pancetta; e uno alle acciughe del Cantabrico, burrata e zest di limone. Nella rinnovata Bottega San Francesco verrà cucinato il celeberrimo e goloso pasticcio di tortellini in crosta. Mentre alla gelateria Bloom, Gianluca Degani ha ideato un gelato allo zabaione e champagne; e un sorbetto allo champagne e mela rossa. Da Ad Majora, Gioele Merli (solo domenica sera), ha predisposto un percorso omakase a bancone, con piccole portate a sorpresa, rivisitate in perfetto stile giapponese, tra cui lo gyoza, un raviolo ripieno di cotechino e salsa all’aceto balsamico; e un bignè con crema di baccalà, fatto al sifone e fritto al momento, che ricorda la tipica frittella. Al Bar Manà, invece si potrà degustare un panino semidolce con senape e cotechino; ma anche tortellini da passeggio in crema di Parmigiano.

Di seguito le maison e i vignerons coinvolti a FuoriBolla:

Lo staff di Ad Majora, in via Nazario Sauro a Modena.

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