Pellegrino Artusi, salumi biologici e altre storie al Festivaletteratura 2016

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Nell’anno di Mantova capitale italiana della cultura, si conclude con successo il Festival della Letteratura 2016, l’edizione numero venti riconferma il grande evento di Mantova tra gli appuntamenti più attesi. Un palinsesto tra i meglio congegnati degli ultimi anni, denso di momenti forti, che scaldano il cuore, incontri con l’autore e approfondimenti, che diventano nutrimento per la mente, e punzecchiano la nostra normalità. L’edizione dei vent’anni ha puntato su continuità e innovazione, proponendo ricerche insolite, autori inediti, e temi di spessore, che pongono domande. Come “Riflessioni sul senso della pena“, un volume del giudice Elvio Fassone, che raccoglie 26 anni di lettere, fra un ergastolano e il giudice che lo ha condannato. Si è parlato di 3D, con Marinella Levi, docente universitaria al Politecnico di Milano, un’assoluta autorità nel mondo della stampa 3D, che nel salotto di Neri Marcorè, ha raccontato quanto possa essere utile la “manifattura digitale” nel risolvere i problemi quotidiani delle persone diversamente abili, una scienza che consente  a un non vedente di visitare i monumenti di Milano attraverso il tatto, grazie ai modelli creati in laboratorio; di leggere uno spartito senza il linguaggio Braille; di aprire una bottiglia o chiudere una cerniera, a chi è affetto da artrite reumatoide. Oggetti non solo efficaci, ma anche belli, a tal punto che poi sono desiderati da tutti, e diventano bene collettivo. Un mondo senza api? Secondo Einstein “L’umanità avrebbe solo 4 anni di vita”. Una maggior attenzione al pianeta, rende l’uomo consapevole del ruolo di custode che gli è stato assegnato, a tutela di una natura che sta progressivamente ribellandosi, e allora ambiente, cultura, responsabilità, diventano parole chiave e coinvolgono il pubblico nel confronto fra Grammenos Mastrojeni, diplomatico italiano e coordinatore per l’eco-sostenibilità della Cooperazione allo Sviluppo, e Francesco Erbani giornalista e pubblicista de La Repubblica. Un pubblico coinvolto ed entusiasta, ha invaso Mantova, più dello scorso anno: 70mila i biglietti staccati (3mila in più rispetto alla scorsa edizione), 65mila presenze agli eventi liberi (7mila in più dello scorso anno), per un totale di 135mila presenze. Un festival moderno che nasce nel cuore della Pianura Padana, crocevia privilegiato delle migliori eccellenze gastronomiche, dove non poteva mancare il cibo. Tra le iniziative legate alla gastronomia più interessanti del Festival, “Artusi contro Artusi” presso il cortile della Casa del Mantegna, dove Alberto Capatti, Rettore dell’ Università delle Scienze Gastronomiche di Pollenzo, tra i maggiori esperti di Pellegrino Artusi e del suo “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene”, ha dialogato con Don Pasta, eclettico personaggio un po’ cuoco, un po’ dj, un po’ scrittore. Un coinvolgente confronto al termine del quale ha tenuto banco una degustazione di salumi biologici del Salumificio Pedrazzoli, il primo vent’anni fa a fregiarsi del marchio biologico in Italia, “sublimi contrasti del gusto”, che hanno messo uno contro l’altro il Suino bianco e il Nero di Parma della Linea di salumi Q+ Pedrazzoli, durante un’appassionante sfida del gusto.

di Luca Bonacini

prosciutto San Daniele - preaffettati della linea Primavera Bio Pedrazzoli

 

 

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