Il duello di Digione e la pizza di Arnoux

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Il ‘Duello di Digione’, tra Gilles Villeneuve e René Arnoux, che rispettivamente difendevano i colori di Ferrari e Renault, rimarrà scolpito nella storia dell’automobilismo. Un avvincente corpo a corpo per il secondo posto al GP della cittadina francese, disputato il 1°luglio 1979, tutto sorpassi e staccate a ruote fumanti, che  entrerà nel mito, mettendo in ombra il primo classificato che pochi ricordano. Arnoux si piazzerà terzo, ma la sua destrezza susciterà la curiosità della Ferrari che poi lo assumerà per fare coppia con Tambay nella stagione 1983. In quello stesso anno i fratelli Oliva aprivano il ristorante ‘Vignolese’, alla Punta, uno dei locali modenesi che più piacevano al piccolo francese, originario di Grenoble il quale veniva insieme a Mauro Forghieri, ordinando sempre la solita ‘Napoli’, sottile e croccante, con l’ingegnere che prima di ripartire ordinava qualche pizza da portarsi a casa. Il quartiere si stava modificando, ma poco più in la c’era già la pasticceria Dondi aperta nel 1955 e di fronte la chiesa Sacra famiglia, prima della nuova sede in via Vaciglio, angolo via Pavia, mentre il palazzo dove era nata la pizzeria degli Oliva, che prima si chiamava Il Sorriso, era stato costruito tra il ’72 e il ’74, pochi anni prima che inaugurasse la Gelateria Macchioni nel ’78 e i prati intorno si riempissero di case e palazzi. Salvatore in sala, Gennaro alle pizze, Alfonso in cucina, tre fratelli arrivati dalla provincia di Salerno, armati di buona volontà, che ci avevano creduto puntando tutto su quella attività, in una prima fase insieme al papà e alle sorelle. Forti di oltre trenta pizze speciali, con lievito madre e maturazioni fino a 48 ore, faranno di quell’insegna una meta cittadina, amata anche da Luciano Pavarotti. Il maestro veniva tra l’89 e il ‘92, sedendosi in un tavolino appartato, con le guardie del corpo a pochi metri, per gustare la pizza margherita con prosciutto, bilanciata per lui dal Professor Strata o per l’insalata di mare, con cozze, polipi, gamberi, seppie. 41 anni di ininterrotta gestione che accolsero Pippo Baudo, Nigel Mansel, Paolo Rossi, Enzo Tortora, Christian De Sica, Sandra Milo, i giocatori della Panini, tutti attirati da quella pizza soffice e tirata e da quella sopraffina cucina di mare, eseguita a regola d’arte con tecnica e passione. Era una delle prime pizzerie di Modena e la pizza piaceva così tanto a un giovane pallavolista, che riusciva a mangiarsene due, sottili e giganti (che corrispondevano a due mezzi metri). 41 anni di sacrifici e dedizione al lavoro, che grazie ai tantissimi clienti e al lavoro fatto, hanno fruttato la proprietà della gestione e dell’immobile, tanti amici e tante soddisfazioni. Ma quando l’Emilia ha chiamato, gli Oliva hanno risposto. Durante il sisma del 2012, Alfonso Oliva neo eletto presidente regionale dell’APCI (Associazione Professionale Cuochi Italiani), verrà incaricato di coordinare la ristorazione del cratere del sisma, chiamando a sè oltre 400 cuochi da tutta Italia che cucineranno per gli sfollati e i volontari.

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